Mi chiamo Annabella Abbondante, porto la taglia quarantotto e sono sempre a dieta.
Si, lo so. Assurdo. In un certo senso mi sento una predestinata.
Con questo nome, direte voi, si capisce il motivo per cui a sedici anni avevo pensato di dover fare l’attrice comica. Perché invece, alla fine, io abbia scelto di fare il magistrato, il mestiere più serioso del mondo, si capisce meno, dite la verità.
Adesso presto servizio a Pianveggio, provincia di Lucca, Italia. Faccio il giudice civile. Passo la maggior parte del tempo nel mio piccolo Tribunale, non sono sposata, non ho figli e sono felice così.
Insomma, faccio una vita tranquilla. Il più delle volte. A parte quando mi metto in testa una di quelle idee, quelle “stile Abbondante”, come direbbe il mio migliore amico Nicola. Sì, perché ho una confessione da farvi.
Ho tre dipendenze gravi da cui non riesco a liberarmi. La caffeina, i cannoli e la verità. So che tutte e tre possono farmi male. Ma proprio non riesco a farne a meno.
Barbara Ciccolella
Architetto
"Romanzo divertente e profondo al tempo stesso, trama leggera ma con risvolti seri, a me ha ricordato i libri di Sophie Kinsella: mi sono piaciute le descrizioni, il sarcasmo, l’ironia, la caratterizzazione dei personaggi. É un romanzo giallo che ti tiene con il fiato sospeso: i particolari e i pezzi del puzzle vengono fuori pian piano in maniera logica, consequenziale e nulla è scontato nè banale! La scelta poi della donna magistrato, la buffa ma intelligente Annabella, come protagonista è un unicum: le vicende della vita quotidiana di Annabella si confondono con le vicende tribunale, tra aspetti romanzati e spaccati di vita reale che avvicinano il lettore alla umanità del magistrato. Barbara è un talento."
Eternamente a dieta, caparbia, impacciata ma anche ironica ed empatica; Annabella Abbondante è una zelante giudice civile in un piccolo tribunale toscano.
Ha però il pallino delle indagini penali che conduce in concorrenza con il PM - vero titolare dell'inchiesta - suo eterno rivale sin dai tempi del liceo.
In queste sue ricerche, non autorizzate, è aiutata da una serie di personaggi minori ben caratterizzati, che contribuiscono ad arricchire il mondo ironico e scanzonato del romanzo.
Grazie al loro aiuto, e al proprio intuito, Annabella riuscirà a risolvere con successo quattro casi, in apparenza non collegati tra loro, connessi al suo lavoro di giudice civile.
Barbara Perna vive e lavora a Roma. Ci tiene però a precisare che lei è partenopea, nata a Napoli il 06/09/1969 (ebbene sì!).
Il 28 maggio del 1998 ha saputo di aver superato gli scritti del Concorso in Magistratura, notizia che le ha brutalmente stroncato una (forse) brillante carriera come attrice teatrale, per la quale si era con molto zelo impegnata in due anni di scuola di recitazione con Antonio Casagrande.
Il concorso in magistratura poi lo ha anche vinto e dunque fa il giudice (civile) dal 1999. Ha lavorato in Basilicata e poi in Campania a Santa Maria Capua Vetere (nella terra di Gomorra). Si è poi trasferita in Toscana nel piccolo Tribunale di Montepulciano e dal 2013 è a Roma a cui si è ispirata per la creazione di Annabella Abbondante, la protagonista del suo romanzo d’esprdio.
. Attualmente è in servizio presso la sezione fallimentare del Tribunale di Roma.
E’ felicemente sposata e ha due figlie: una di 16 e l’altra di 19 anni.
Scrive per passione, lavora per dedizione, legge per autodifesa.
Giunti Editore S.p.A. - Via G. B. Pirelli, 30 20124 Milano - Pubblicato in accordo con PNLA (Piergiorgio Nicolazzini Literary Agency).
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